Informazioni su DPAY
Denominazione: DPAY SRL
Nome commerciale: DPAY Bank
Indirizzo: Via Guglielmo Leckner 1B - 01037 Ronciglione
Numero di iscrizione al registro delle imprese di Rieti (VT) VT - 207107
Piva 02447700564
Codice Ateco: 63.11.20
Numero di telefono: +39 3792405827
Numero di fax: non disponibile
Sito internet: www.dpaybank.com
Email: dpaysrl@Ipec.it - dpaybank@gmail.com
DPAY SRL è proprietaria esclusiva del marchio DPAY circuito di Moneta Complementare nazionale.
Autorizzata ad esercitare con il codice 63.11.20 secondo le condizioni precisate nella classificazione gestita dall’ISTAT, l’Istituto Nazionale di Statistica, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate. Classificazione di riferimento in vigore ATECO 2007 aggiornamento 2022.
Che cos’è un circuito di Moneta Complementare?
Caratteristiche
Un circuito di moneta complementare è un sistema finanziario alternativo che opera accanto alla valuta tradizionale di un paese. È progettato per funzionare come un mezzo di scambio complementare alla valuta ufficiale ed è limitato alla comunità (Partners del circuito).
A differenza della valuta tradizionale emessa dalla banca centrale, una moneta complementare non è controllata dal governo o da istituzioni finanziarie. Creata e gestita da DPAY con l'obiettivo di promuovere la cooperazione, stimolare l'economia locale e/o affrontare specifiche sfide economiche.
Le Moneta Complementare DPAY assume forma di valuta digitale. Accettata solo all'interno del circuito può essere utilizzate per acquistare beni o servizi offerti dalla comunità aderente (Partners del circuito)
L'uso di una moneta complementare DPAY può avere diversi benefici. Ad esempio, può aumentare la domanda di beni e servizi locali, stimolare il commercio tra le imprese locali, ridurre la dipendenza dalla valuta nazionale e favorire la solidarietà economica tra i Partners del circuito.
Principali rischi
Il circuito DPAY è un prodotto sicuro, tuttavia, è importante notare che la moneta complementare ha un valore limitato al suo contesto di utilizzo (circuito) e può essere meno stabile rispetto alla valuta ufficiale. Inoltre, la sua accettazione e il suo successo dipende dalla fiducia e dalla partecipazione degli attori locali (Partners). I rischi principali sono:
● La possibilità di incorrere in vincoli normativi nazionali o internazionali che precludono o intervengono significativamente nella regolamentazione applicabile ai circuiti di moneta complementare o alternativa;
● Il rischio di controparte, cioè l’eventualità che un Partner non sia in grado di rimborsare al Partner, in tutto o in parte, il credito scambiato. Per questa ragione, il circuito è soggetto a delle rigide misure di tutela.
Secondo quanto previsto dall'organizzazione DPAY, i crediti del Partner saranno depositati su un conto personale (Wallet) designato in Moneta Complementare sotto forma di Valuta Digitale utilizzata dall'organizzazione DPAY. Questa moneta complementare sarà utilizzata come mezzo di scambio e conservazione dei crediti tra i vari Partners del Circuito. I depositi e le transazioni verranno gestiti attraverso tale conto personale, conformemente alle politiche e alle procedure specificate dall'organizzazione DPAY e meglio descritte in seguito.
Plafond di partecipazione al Circuito (solo per Aziende)
L’iscrizione al circuito DPAY prevede che il Partner offra un proprio Plafond di Partecipazione ovvero una propria disponibilità commerciale nei confronti del circuito. Ciò implica che il Partner assume l’obbligazione di accettare pagamenti in moneta complementare per scambiare i propri beni e servizi fino a raggiungere la soglia stabilita durante il rapporto in essere del contratto. Tutta l'operatività di DPAY si basa sulla fiducia reciproca degli iscritti che si impegnano nei confronti della collettività.
a - Costi
L’iscrizione al circuito DPAY prevede un canone annuo fisso “all inclusive” (GRATUITO PER I PRIVATI), un costo a transazione ed un meccanismo di incentivazione all’utilizzo della moneta
*TOP 25 REGIONI: Iscrizione gratuita per le prime 25 aziende: Le prime 25 aziende che si iscrivono al circuito della moneta complementare DPAY in ciascuna regione d'Italia sono esentate dal pagamento del canone annuale pari a 499,00 € nel primo anno. Questa esenzione è concessa al fine di garantire un numero sufficiente di aziende affiliate affinché il circuito possa operare in maniera efficace. Le aziende che godono di questa esenzione sono considerate 'Partners' e la loro scadenza per il pagamento del canone annuale sarà posticipata di un intero anno dalla data di attivazione.
b - ***Bonus e incentivazioni economiche
L’iscrizione al circuito DPAY prevede un canone annuo fisso “all inclusive” (GRATUITO PER I PRIVATI), un costo a transazione ed un meccanismo di incentivazione all’utilizzo della moneta
* Si sottolinea che il titolo di SPONSOR si attribuisce alla figura assunta dal Partner quando questo presenta direttamente un nuovo iscritto (Partner presentato tramite la funzione disponibile nella web application DPAY).
**Si sottolinea che il titolo di MANAGER si attribuisce alla figura assunta dal Partner quando un Partner presentato da lui direttamente diventa SPONSOR di un nuovo Partner (Partner presentato tramite la funzione disponibile nella web application DPAY), si definisce quindi la presentazione indiretta.
***L’emissione dei Token (Royalty e Bonus) non genera un ricavo, ma una mera movimentazione finanziaria, posto che la rilevanza ai fini delle imposte dirette si verificherà con l’effettiva cessione dei beni o dei servizi a fronte dell’utilizzo dei Token. Pertanto sarà il successivo acquisto del bene o servizio mediante utilizzo del Token a costituire operazione imponibile ai fini Iva. Per quanto concerne la mera detenzione di valute virtuali in wallet e il trasferimento delle stesse da un wallet ad un altro, l’Agenzia delle Entrate ha adottato il condivisibile orientamento secondo cui tali operazioni non costituiscono fattispecie fiscalmente rilevanti. Tuttavia, con la risoluzione n. 437 del 2022, ha avuto modo di correggere il tiro, chiarendo che, se il wallet è detenuto presso un provider residente in Italia, le criptovalute ad esso riferibili non sono soggette alcun obbligo di monitoraggio. Le transazioni del circuito DPAY riguardano esclusivamente la vendita di beni e servizi a titolo oneroso e pertanto i Partners venditori hanno l'obbligo di emissione della fattura esattamente come in una transazione con moneta legale. Va chiarito che nella fattura di vendita è corretto alla voce modalità di pagamento indicare "DPAY".
Principali clausole contrattuali
Plafond di partecipazione al circuito e relativa fidejussione (SOLO PER AZIENDE)
L’iscrizione al circuito DPAY prevede che il Partner offra un proprio Plafond di Partecipazione ovvero una propria disponibilità commerciale nei confronti del circuito. Ciò implica che il Partner assume l’obbligazione di accettare pagamenti in moneta complementare per scambiare i propri beni e servizi fino a raggiungere la soglia stabilita durante il rapporto in essere del contratto. Tutta l'operatività di DPAY si basa sulla fiducia reciproca degli iscritti che si impegnano nei confronti della collettività. L’impegno del Partner nei confronti della collettività sarà quindi commisurato al valore dichiarato della partecipazione al circuito ed in tal senso a garanzia di tale disponibilità offre una Fideiussione personale.
Fideiussione
Il Partner che sottoscrive un contratto di iscrizione con DPAY per il quale ha previsto un plafond di partecipazione al circuito sarà tenuto a:
1) prestare garanzia fideiussoria a favore di DPAY SRL per il regolare adempimento di tale contratto di iscrizione, rimanendo obbligato in solido a versare l'importo dichiarato come Plafond di partecipazione al circuito comprensivo di ogni accessorio, che sarà dovuto (ROYALTY e BONUS) in virtù o in conseguenza delle clausole volte a regolare il suddetto contratto, di cui prenderà visione;
2) di mantenere inalterata la propria copertura fideiussoria qualunque siano le mutazioni o le vicende che possa subire l'originario negozio e, pertanto, anche in caso di variazione dei termini, cifre e condizioni in genere oggi previsti per l'operazione, proroga o novazione di obbligazioni nonché, da ultimo, l'ipotesi in cui DPAY debba determinare, la rescissione a norma di contratto;
3) di dispensare DPAY SRL dall'agire verso terzi, in caso di sua inadempienza;
4) di prendere atto, sin da ora, che DPAY SRL potrà cedere parzialmente o totalmente, a favore di altri soggetti, i diritti che le derivano dal contratto stipulato con il Partner;
5) di essere a conoscenza che in caso di controversie scaturenti dal rapporto, unico foro esclusivo sarà: quello di Roma;
6) di aver ricevuto copia completa della lettera di fideiussione.
7) di non essere una persona politicamente esposta
DPAY potrà recedere dal Contratto, senza alcun onere per il Partner, trasmettendo comunicazione scritta via email al Partner e, se necessario, al Detentore. La comunicazione di recesso avrà effetto decorsi sessanta (60) giorni.
Recesso e tempi massimi di chiusura del rapporto
Diritto di recesso del Partner
il Partner ha il diritto di recedere dal Contratto in qualsiasi momento, senza spese e penalità. Nell'ambito di un Piano Annuale, il Partner viene fatturato annualmente e non ha diritto al rimborso delle tariffe già pagate per il periodo rimanente prima della fine del periodo di fatturazione (a meno che il Partner non sia idoneo). La comunicazione di recesso può essere effettuata dal Partner inviando un’email all’indirizzo dpaysrl@Ipec.it e avrà effetto a decorrere entro 5 giorni lavorativi dalla data di ricezione della richiesta da parte di DPAY (“data di effetto”).
Diritto di recesso di DPAY
DPAY potrà recedere dal Contratto, senza alcun onere per il Partner, trasmettendo comunicazione scritta via email o tramite Web App al Partner e, se necessario, al Detentore. La comunicazione di recesso avrà effetto decorsi sessanta (60) giorni dalla data di invio della stessa.
Qualora il Partner persona giuridica risulti, nei trenta (30) giorni successivi alla data in cui DPAY ha riscontrato la veridicità dei dati identificativi del Partner e ha convalidato il dossier Know-Your-Customer, come “inattivo” secondo le risultanze del competente Ufficio del Registro delle Imprese, non avendo presentato la necessaria dichiarazione di inizio attività (“Inattività”), DPAY trasmetterà come da prassi al Partner, e, se necessario, al Detentore, una comunicazione scritta informando che, in caso di Inattività protratta per ulteriori sessanta (60) giorni dalla data di invio della stessa (il “Termine”), il Conto sarà chiuso senza ulteriori comunicazioni, valendo la predetta comunicazione a tutti gli effetti quale dichiarazione di recesso dal Contratto da parte di DPAY, la cui efficacia sarà subordinata al permanere dell’Inattività del Partner allo scadere del predetto Termine.
Qualora, allo scadere del Termine, l’Inattività risulti quindi ancora sussistere, il recesso di DPAY avrà pertanto efficacia e DPAY chiuderà conseguentemente il Conto del Partner. Gli eventuali crediti presenti sul Conto saranno congelati in conformità al presente Contratto e alla legge applicabile. In caso di giusta causa, DPAY potrà recedere dal Contratto con effetto immediato a partire dalla data di ricevimento della comunicazione inviata come da prassi al Partner. Costituiscono giusta causa, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo: il mancato pagamento, l’esercizio di un’attività illegale o vietata ai sensi del Contratto, l’atto di minaccia contro il personale di DPAY, la comunicazione di false informazioni o il rifiuto di comunicare informazioni prescritte ai sensi di legge, il rifiuto conclamato del partner ad accettare la moneta complementare all’interno della soglia del proprio plafond residuo, oppure l’identificazione di un comportamento anomalo o sospetto sul Conto.
Conseguenze del recesso
Il conto di pagamento sarà chiuso alla data di effetto del recesso, a condizione che il Partner abbia saldato tutte le somme dovute in virtù del presente Contratto. Il recesso non ha nessuna conseguenza sulle prestazioni già eseguite o in corso di esecuzione alla data di effetto del medesimo.
Alla chiusura del rapporto, nel caso in cui si verifichino le condizioni di insolvenza dovuta alla non equità tra entrate e plafond dichiarato DPAY dopo dei tentativi di conciliazione bonaria potrà far valere gli effetti legali della fideiussione.
Tempi di chiusura del conto
La chiusura dei rapporti contrattuali interviene alla data di effetto del recesso (a seconda del soggetto che lo abbia esercitato, come indicato nei paragrafi precedenti).
Reclami
Prima di effettuare contestazioni ufficiali i Partners potranno contattare il supporto DPAY tramite Chat presente nella Web App.
Per eventuali contestazioni relative al rapporto regolato dal presente Contratto, il Partner è invitato a rivolgersi al Servizio Reclami inoltrando il reclamo all’indirizzo di posta elettronica certificata dpaysrl@pec.it o alla sede di DPAY tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento.
La risposta sarà trasmessa al Partner il prima possibile e al più tardi entro quindici (15) giorni lavorativi dal ricevimento del reclamo. In situazioni eccezionali, DPAY si riserva la facoltà di non rispondere entro quindici (15) giorni lavorativi. In tali circostanze, DPAY invierà al Partner una risposta interlocutoria, indicando in modo chiaro le ragioni del ritardo e specificando il termine entro il quale il Partner riceverà la risposta definitiva, comunque non superiore a trentacinque (35) giorni lavorativi.
Legenda